Dopo la cocente delusione della scorsa settimana, Shadowhunters cerca di rimettersi in carreggiata con un episodio che, però, presenta comunque qualche difetto.
“The Beast Within” segna definitivamente la connessione fra Clary e Jonathan, ma la rappresentazione di quest’ultimo rimane fallace: difatti, ove il Morgenstern letterario era feroce e spietato, deciso a far sì che la sorella lo amasse anche a costo di forzarla, quello televisivo si lascia andare a momenti di sconforto e disperazione che mal si confanno all’immagine di villain temibile che gli si vorrebbe attribuire. Ciononostante, questa storyline sta seguendo il suo corso in maniera abbastanza piacevole e ci permette di chiudere un occhio su altri dettagli decisamente fuori posto (perché mandare in onda ora l’episodio di Halloween?). La speranza è che la versione dark della giovane Fray possa tirare fuori la natura demoniaca di Jonathan e far sì di metterci definitivamente alle spalle i piagnucolii su quanto sia stato poco amato ed abbandonato. Meno elucubrazioni mentali e compatimento, più azione.
Come già visto in passato, tutto quello che Alberto Rosende tocca si trasforma in oro. Il giovane attore è senza alcun dubbio uno dei migliori dell’intero cast, forse addirittura l’unico ad essere entrato nel personaggio, difatti le scene fra Simon e la sorella prima e fra Simon ed Isabelle poi sono un’ottima resa di due rapporti a cui nei libri si dà parecchia rilevanza. Sarebbe bello se si potesse dire altrettanto del Clace, coppia che continua ad essere stucchevole senza un’adeguata struttura reggente a giustificare tanto miele. Il loro amore è stato indagato troppo poco, appare nato dal nulla e retto sul nulla; inoltre non aiuta, ad essere sinceri, che McNamara e Sherwood proprio non funzionino assieme sullo schermo.
I Malec continuano ad essere separati dal resto del gruppo e a seguire un percorso loro, il che presenta dei vantaggi se si considera che attualmente sono l’unica coppia ad avere ragion d’esistere e a funzionare assieme, ma toglie qualcosa al legame parabatai fra Jace ed Alec, assai trascurato ultimamente.”Aku Cinta Kamu”, prossimo episodio di Shadowhunters, sarà con ogni probabilità incentrato in larga parte sul loro rapporto e sull’incombente separazione, cosa che garantisce un po’ di tensione emotiva, speriamo non a discapito del resto della trama, che a così poco dal finale certo non può permettersi di non progredire.
In conclusione, calcolando che mancano solo due episodi più lo speciale The Final Hunt, è lecito pensare che le buone premesse con cui questa 3b era iniziata siano state tradite e che, salvo miracoli, Jonathan non si è dimostrato il cattivo in grado di dare alla serie il finale che merita e che l’autrice aveva immaginato. Se ciò dovesse essere confermato, Shadowhunters rimarrà una serie dal potenziale inespresso e sprecato, ottima da guardare a tempo perso, ma di certo non un buon adattamento di The Mortal Instruments.
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